Strumenti indispensabili per expat: Transferwise

Quando abiti all’estero e/o viaggi molto capita abbastanza spesso di dover spostare soldi in giro per il mondo e di cambiare soldi da una valuta all’altra: da italiano tendevo a dare per scontato che tutti i posti in cui vado spesso usassero gli Euro (e chissà per quanto questa cosa resterà vera per gli italiani), ma in effetti nella maggior parte del mondo non è così, e dover cambiare valuta è qualcosa di più frequente di quanto non accada a un qualunque europeo che giri prevalentemente in Europa.

Per i primi tempi qui in realtà pensavo di cavarmela egregiamente con la mia carta di credito italiana, ma la verità è che la mia banca, come tutte le altre, lucra pesantemente sulle operazioni da una valuta all’altra, applicando oltre alla commissione che si prende per il disturbo anche tassi di cambio vantaggiosissimi (per sé) che magari su transazioni piccole come un viaggio in metropolitana fanno sì che la banca rosichi giusto qualche centesimo, ma alla lunga tendono a diventare una somma non banale.

Ok, adesso ho uno stipendio inglese e delle carte di credito inglesi che uso con gioia e soddisfazione, ma mi capita ancora molto spesso di dover pagare cose in Italia, e farlo in sterline darebbe esattamente lo stesso problema, arricchendo la mia banca inglese con le briciole delle mie transazioni.

Onde evitare tutto ciò, che sembra essere un problema comune in tempi di fughe di cervelli, abbattimenti delle frontiere, villaggio globale et similia, dato che una moneta unica globale sembra ancora di là da venire, arriva in aiuto Transferwise.

Dato che spostare soldi in giro per diverse nazioni è il suo core (e praticamente unico) business, Transferwise si può permettere di essere, a detta del sito, fino a otto volte più conveniente rispetto ai trasferimenti internazionali tramite le banche, anche, ma non solo, perché garantisce sempre il tasso di cambio ufficiale, quello che c’è su Google, anziché il tasso del tutto arbitrario della banca.

Ma non è tutto: ti permette di avere un conto in diverse valute, con un’unica carta di debito che punta simultaneamente a tutti quanti, scegliendo automagicamente quello giusto in base alla valuta in cui la stai usando per pagare.

Abbastanza? No, in realtà ha una serie di altre feature interessanti che devo ancora indagare, anche se per me è già più che sufficiente così, ma soprattutto, ha un programma di referral per cui se vi registrate cliccando a questo link avete un trasferimento gratis fino a 500 sterline e, se lo usate per un po’, a me arrivano 50 sterline in omaggio.

Not bad at all, direi.